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CIRCE

IDEAZIONE e REGIA

Gilles Cheney

DIREZIONE TECNICA

Rocco Andreacchio

MUSICHE

Luca Favaro

ATTORI

Loredana Iannizzi, Ivan Vevey, Alberto Gratteri, 

FOTO

Armando Riente

DURATA

40' minuti circa

PRIMA

15 agosto 2022 - Criptoportico forense Aosta (AO)

REPLICHE 

4 ottobre 2024

promosso da Centro Donne Contro la Violenza

presso il Criptoportico Forense di Aosta (AO) e grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell'Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali

TRAMA Molly balla la sua canzone preferita. Molly balla da sola e si diverte. Molly balla mentre il pubblico la osserva e probabilmente la giudica. Molly balla, ma non è più da sola: due uomini le ronzano attorno come se lei fosse una preda. Molly balla con meno entusiasmo; è preoccupata. Molly viene aggredita dai due uomini. Molly non balla, è stretta tra le mani degli aggressori. Molly…

NOTE DI REGIA Circe nasce da una produzione del 2022 che aveva come soggetto l’Ulysses di James Joyce. Qu.bi si è approcciato al testo assorbendone gli elementi contrapposti che emergono dal progetto letterario, quali, tra gli altri, il tempo e la sua assenza, l'individuo e la società, la libertà e la sua contrazione, il sesso e la sua negazione. Il capitolo Circe, nel testo dell’autore irlandese, è ambientato in un bordello dove i protagonisti, alla stregua di bambini in cerca di attenzioni e persi nei propri pensieri immaginifici, sono in balia dei corpi delle “puttane” donne mature, mamme e amanti, che appaiono libere e autonome, senza esserlo realmente. Lo sviluppo narrativo della rappresentazione è resa in chiave contemporanea pur non abbandonando le tematiche dell’opera originaria e ruota attorno ai tre personaggi principali del romanzo: Dedalus, Bloom e Molly. Il racconto si amplia e mette in scena le dinamiche relazionali che al tempo stesso uniscono e fanno scontrare i tre protagonisti, facendoli agire all’interno delle rigide strutture sociali che gli impongono ruoli predefiniti, previsti dai paradigmi culturali figli del patriarcato.

Nella trasposizione di Circe realizzata dalla Compagnia Qu.bì, si pone l’accento su quanto ancora oggi la libertà delle donne sia assoggettata a limiti, visibili agli occhi di tutti, pubblico compreso, che, come spesso accade nella vita, si limita ad essere spettatore di abusi senza voler/poter intervenire.

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